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giovedì 15 dicembre 2011

conferenza sulla legalità

Conferenza sulla legalità e lotta alle mafie in collaborazione con l’Associazione Libera

L’ Associazione Libera è nata nel 1995 per coordinare a livello nazionale la propaganda contro ogni associazione di stampo mafioso e inoltre di riutilizzare i beni, come i terreni, confiscati alla Mafia. In questa conferenza si sono alternati tre membri dell’Associazione, in particolare Davide Salluzzo che con il suo modo di esprimersi molto vivace e concreto ha catturato le attenzioni di tutti noi ragazzi. Gli aspetti risultati rilevanti sono stati principalmente tre: l’esistenza della Mafia, la non preoccupazione di essa e infine l’accettazione del vivere quotidianamente con questo tipo di illegalità. Si è soliti pensare che la Mafia sia un fenomeno localizzato solo al Sud e invece proprio qui è il primo sbaglio. Ormai la cultura di tipo mafioso è radicata nelle figure più importanti del nostro Paese e non spesso ce ne rendiamo conto. Molti “colletti bianchi” sono sporchi di reati criminali e continuiamo a pensare che la Mafia comprende soltanto quella parte ignorante e poco istruita della nostra penisola. Un esempio molto evidente che ci ha portato Davide è stata la dichiarazione di qualche anno fa resa in un’intervista da un noto Ministro della Repubblica, il quale pronunciava: “la Mafia è in Italia come il sale sta nell’acqua del mare”. Ora dobbiamo riflettere sul significato di questa importante dichiarazione. È da chiarire che l’Italia non è nata con la Mafia, ma è stato soltanto un fenomeno che via via, con il tempo si è esteso sempre di più nelle nostre terre. La Mafia non cadrà quando cadrà l’Italia ma, come tutti i fenomeni che hanno un inizio, una crescita e una fine, dipenderà anche da noi cittadini combatterla. Non molti anni fa nessuno osava sostenere che essa esistesse nonostante avesse interessi in diversi settori del Paese. Per la prima volta nel gennaio del 1992 la Corte di Cassazione conferma la condanna all’ergastolo per alcuni mafiosi, che poi non sconteranno mai la loro pena, e cosi la Mafia ha il primo vero impulso di vendetta contro lo Stato e i suoi seguaci. Nel maggio dello stesso anno e a seguire nel mese di luglio i due più importanti e noti magistrati di quel periodo che indagavano sul sistema mafioso furono uccisi con attentati dinamitardi. In questo momento abbiamo il primo scontro effettivo Stato-Mafia, e qui abbiamo la presenza di una Mafia potente che può con qualsiasi mezzo distruggere i portavoce dello Stato. Durante la conferenza si è messo a punto anche un paragone a livello storico, Nazi-Fascismo con le associazioni mafiose con cui abbiamo a che fare oggigiorno. Il fenomeno del Nazi-Fascismo è nato con degli ideali apparentemente chiari, è cresciuto man mano tra le persone comuni e poi è arrivato alla fine con degli oppositori che avevano degli ideali di legalità. Abbiamo compreso che tutte le associazioni di questo tipo sono finalizzate a un solo scopo, chiaro ed evidente, il denaro, e aver denaro vuol dire avere potere. Davide si è soffermato sul concetto di dignità che ogni essere umano che si è trovato catapultato nel suo tempo non hai mai abbandonato, in nessuna condizione eccetto coloro che facevano parte del sistema mafioso. Per esempio nel tempo del Nazi-Fascismo, l’unica cosa in cui un uomo, stremato dal lavoro e dai soprusi nei capi di concentramento, trovava ancora un minimo di dignità era andare ai lavabo comuni e lavarsi il viso per comprendere veramente se lui stesso fosse ancora vivo e se si chiamasse ancora “uomo”. Ora, noi e la nostra dignità non la dobbiamo abbandonare per nessun motivo perché la nostra libertà di pensiero fondata su badi democratiche e legali è ciò che può sconfiggere ogni tipo di Mafia.

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