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giovedì 15 dicembre 2011

leggere per scrivere-recensioni

Federica Tessari
3 C Liceo Scientifico B. Cairoli
Recensione sul libro “ La Versione di Barney” di Mordecai Richler

“Tutta colpa di Terry. È lui il mio sassolino nella scarpa. E se proprio devo essere sincero, è per togliermelo che ho deciso di cacciarmi in questo casino, cioè di raccontare la vera storia della mia vita dissipata.” Terry McIver, nella sua autobiografia intitolata “Il tempo, Le febbri”, accusa Barney Panofsky, che aveva conosciuto e frequentato a Parigi negli anni Cinquanta, di aver picchiato la moglie, di essere un alcolizzato con tendenze violente, uno spacciatore e infine di aver commesso l’omicidio dell’amico comune Bernard ‘Boogie’ Moscovitch. Cosi, Barney, produttore televisivo di successo, all’età di sessant’anni inizia a descrivere la sua vita dall’anno 1950 quando, a Parigi ha conosciuto e sposato la pittrice e simbolo femminista Clara Charnofsky. Nel 1952, dopo due anni di matrimonio, Barney decide di divorziare dalla prima moglie ma Clara, subito dopo aver ricevuto questa notizia si suicida con un flacone di sonniferi. Questo libro è diviso in tre parti ciascuna riservata a una delle tre mogli del protagonista, ma non c’è un divisione netta poiché i ricordi sono confusi e frastagliati dall’incedenza della sua malattia, l’Alzhaimer. “Sono sopravvissuto alla scarlattina, agli orecchioni, a due rapine a mano armata, alle piattole, all’estrazione di tutti i denti, a un’operazione all’anca, a un processo per omicidio e a tre mogli. La prima è morta, mentre la Seconda Signora Panofsky, nonostante sia passata un’eternità, al solo sentire la mia voce strillerebbe: “Assassino, cosa ne hai fatto del cadavere?”” Nel 1958, Barney sposa per obbligo di paternità la Seconda Signora Panofsky, una donna che alle spalle aveva una famosa e benestante famiglia di Montreal, e per la quale non hai mai provato sentimenti d’amore. Dopo l’aborto spontaneo la relazione si complica al punto che la moglie lo tradisce con Boogie, il suo migliore amico. Dopo una furiosa litigata a casa di Barney, Boogie ubriaco fradicio decide di andare a fare un tuffo in piscina e da quel momento non si saprà più nulla di Bernard Mascovith. Ottenuto il divorzio, Barney nel 1960 finalmente si sposa con la donna della sua vita, colei che sarà per sempre il suo vero amore. “ Miriam, mia adorata Miriam”. Barney se ne innamora la prima volta che la vede, in occasione del ricevimento di nozze del 1958. Tre figli, Michael, Saul e Kate, un lavoro ben retribuito e tutto l’amore di Miriam. Una vita felice per Barney Panofsky fino a quando Miriam decide di separarsi da lui per andare a convivere con un altro uomo. Abbandonato a sé stesso, si rifugia nel cottage di famiglia per trovare conforto nell’alcool e nella scrittura della storia della sua vita. “Alle 10 e 28 del 24 settembre 1996 in una radura in cresta al monte Groulx, una guardia giurata e due taglialegna alle dipendenze di una cartiera si sono imbattuti in alcuni resti umani: un teschio, diverse vertebre, un osso pelvico, un femore, frammenti di costole e tibia. È stata subito chiamata la Provinciale, le ossa sono state raccolte e consegnate al dottor Roger Giroux, anatomopatologo dell’ospedale di Notre-Dame di Montreal. Il quale ha dichiarato trattarsi dei resti di un maschio di circa trent’anni, di razza bianca, presumibilmente morto per cause sconosciute tre o quattro decenni addietro. [...] Poco dopo, è stato confermato che i resti appartenevano a Bernard Moscovitch, scomparso nella zona il 7 giugno 1960.” Barney Panofsky questa informazione non la verrà mai a sapere, e noi non verremo mai a sapere se ad uccidere Boogie sia stato Barney oppure no.
L’autore utilizza un tipo di narrazione formale e spesso inserisce dei pezzi di conversazioni telefoniche, dialoghi e pensieri in prima persona del protagonista. Questa scrittura è molto scorrevole perché molto simile alla realtà parlata del quotidiano così l’autore ci dà la possibilità di capire al meglio sia la storia che il vero stato d’animo di Barney. Ho trovato questo libro molto interessante sia dal punto di vista della storia, insolita e particolare, e sia dal modo in cui è narrata, soprattutto la scelta di far capire al lettore, a poco a poco, la malattia del protagonista. Inoltre ho apprezzato molto la libertà che l’autore conferisce al lettore sul finale.

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