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martedì 7 febbraio 2012

recensione la solitudine dei numeri primi

Recensione di Banzato Erika
La solitudine dei numeri primi  di Paolo Giordano

Il libro tratta di Alice e mattia, due bambini che diventano adulti, due vite segnate. Alice, una bambina obbligata dal padre a frequentare la scuola di sci per la quale non nutre nessun interesse, una mattina allontanarsi dal gruppo durante una discesa, avrà l’incidente che le segnerà il resto della vita. Abbandonata per ore nella neve con una gamba rotta a causa della caduta, si ritroverà con la suddetta gamba inerte, che la costringerà ad essere la ragazza zoppa per sempre .Mattia, una bambino dell’intelligenza formidabile escluso dai coetanei per via della sorella Michela, affetta da una forte forma di autismo. La presenza di Michela è fonte di continuo disagio per mattia ed è così che un giorno decide di abbandonare la sorella più piccola in un parco ,con la promessa che lei lo aspetterà, per correre alla festa compleanno di un compagno di scuola, la prima alla quale sia stato mai invitato. In quel parco le traccie di michela si perderanno per sempre. Le vite di Alice e Mattia si fonderanno in un modo tutto loro, per allontanare il mondo insieme. Così tra una ragazza insicura di sé e con problemi di anoressia e un ragazzo estremamente chiuso nonché autolesionista nascerà l’amicizia, legati dal loro essere diversi dal resto del mondo, ma mai capaci di abbandonarsi completamente l’uno dall’ altro. Come due numeri primi, vicini ma mai abbastanza da toccarsi davvero. Dopo una vita passata a rincorrersi e nascondere i reciproci sentimenti, solo alla fine dell’ università Mattia riuscirà ad aprirsi ad Alice,  e proprio davanti al quel parco proprio davanti al quale tanti anni prima Michela si era persa, i due si scambieranno il loro primo bacio. È una lettera per un lavoro da professore universitario in uno stato straniero che porterà via Mattia da Alice per i nove anni successivi durante i quali i due ragazzi, ora adulti, affrontano il mondo da soli, ma rimanendo legati sempre dal ricordo di quel finale mai scritto  alla loro storia. In questi anni Alice intraprende la carriera di fotografa il lavoro sempre amato, e si sposa di un matrimonio senza amore al quale si abbandona trascinata dagli eventi della quale non riesce ad essere artefice. Mattia, a migliaia di chilometri da lei,  è un brillante e stimato professore universitario , rassegnato a una vita apatica e ordinaria dedicata solo al lavoro. Una lettera con un sola parola,” torna” firmata da Alice, scuoterà Mattia  dalla sua vita per portarlo bruscamente nei luoghi del suo passato, del loro passato. È il probabile avvistamento di Michela, avvistamento che si rivelerà solo un inconscio desiderio di rivedere Mattia, che spinge Alice, ormai sola e abbandonata anche dal marito, a cercarlo. Dopo tanti anni i due ragazzi si rincontreranno solo per scoprire che le loro strade ormai sono divise dal tempo e che sono finalmente capaci di affrontare il mondo da soli. 

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