Cerca nel blog

giovedì 8 marzo 2012

lettura del mese

Federica Tessari
3 C Liceo Scientifico B. Cairoli
Recensione sul libro “ La solitudine dei numeri primi” di Paolo Giordano

“I numeri primi sono divisibili soltanto per 1 e per se stessi. Se ne stanno al loro posto nell'infinita serie dei numeri naturali, schiacciati come tutti fra due, ma un passo in là rispetto agli altri. Sono numeri sospettosi e solitari e per questo Mattia li trovava meravigliosi. Certe volte pensava che in quella sequenza ci fossero finiti per sbaglio, che vi fossero rimasti intrappolati come perline infilate in una collana. Altre volte, invece, sospettava che anche a loro sarebbe piaciuto essere come gli tutti, solo dei numeri qualunque, ma che per qualche motivo non ne fossero capaci.” In questo romanzo abbiamo a che fare con due complessi e particolari protagonisti. I due protagonisti sono stati segnati da aventi nella loro infanzia a questo li porterà ad avere un rapporto problematico in tutta la loro vita. Lei, Alice Della Rocca, ragazza diventata anoressica per assomigliare sempre di più alle compagne di classe quando era un’adolescente e per rendere il suo corpo, la sua presenza, quasi invisibile al resto del mondo. Lui, Mattia Balossino, mente straordinaria fin da piccolo e escluso dai coetanei perché aveva una sorella gemella che aveva i sintomi dell’autismo, cosi pur di andare a una festa dei suoi compagni di classe, lascia la sorella in un parco con la promessa che sarebbe andata a riprenderla. Finita la festa, ritorna al parco ma Michela non c’era più. Un giorno, Viola, una compagna di classe, sprona Alice a conoscere Mattia, un ragazzo solitario e che ha attitudini di autolesionismo. Alice ha un rapporto problematico con il suo corpo fin da bambina quando cadde dagli sci e diventò zoppa per tutto il resto della vita. Si conoscono alla festa di Viola, e stringono un’amicizia particolare. Ciascuno dei due compie una vita parallela all’altro ed entrambi coronano le proprie passioni. Mattia finito il liceo si iscrive all’Università di Matematica e Alice sviluppa la passione per la fotografia. La vita di Alice è caratterizzata dal rapporto freddo con il padre che piano piano si ridurrà sempre meno dalla scomparsa della madre della protagonista. Il medico che segue la madre di Alice diventerà poi successivamente suo marito. I rapporti fra di loro si sgretolano e cosi divorziano. Mattia, nel frattempo, consegue la laurea a gli viene offerta una prestigiosa cattedra in una Università del Nord Europa. In questo periodo difficile nella vita dei due protagonisti, Mattia decide di raccontare tutto il dolore che si porta dentro da quando è scomparsa Michela ad Alice; in questa occasione per la prima volta i due si scambiano un bacio.”Poi, senza che Alice avesse il tempo di chiederglielo, le raccontò tutto. Rovesciò tutta la storia, come un argine in frantumi. Il verme, la festa, i Lego, il fiume, i pezzi di vetro, la stanza d’ospedale, il giudice Berardino, l’appello in televisione, lo strizzacervelli, tutto quanto, come non aveva mai fatto con nessuno. Parlò senza guardarla, senza emozionarsi. Con la mano destra tastò sotto il sedile, ma vi trovò solo forme arrotondate. Si era calmato. Si sentiva di nuovo lontano, estraneo al proprio corpo.” A causa di un litigio, forse per i sentimenti confusi che provano entrambi, Mattia accetta il lavoro e si trasferisce. Alice cerca di ricomporre i pezzi del rapporto con Fabio ma pur avendo sempre in mente Mattia, cosi si dirige verso l’ospedale per chiarire e proprio in quella circostanza nota una ragazza che assomiglia in modo straordinario a Mattia. Torna a casa, confusa e chiama Mattia. Mattia torna in Italia anche se non capisce bene il motivo che gli aveva detto Alice; Alice non trova il coraggio per dirgli ciò che ha visto. Passano cosi un pomeriggio insieme e tutte e due capiscono di essere innamorati. Capiscono di essere innamorati ma Mattia riparte e tra di loro ci sarà sempre un muro di solitudine che li dividerà…
Questo romanzo mi è piaciuto perché l’ho trovato molto profondo e non banale, anche se non ho apprezzato fino in fondo il modo in cui si conclude perché mi appare quasi ‘incompleto’. Anche se il finale è coerente con tutta la storia, e cioè che i due ragazzi avranno sempre qualcosa che li ridurrà ad atteggiamenti di solitudine e tristezza. I matematici come Mattia definirebbero i due protagonisti numeri primi gemelli, cioè vicini ma non abbastanza per toccarsi davvero. Il tipo di scrittura non mi ha dato particolare emozioni. L’ho trovato scorrevole, chiaro e semplice da leggere.

Nessun commento:

Posta un commento