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lunedì 12 marzo 2012

recensione " il giorno della civetta" di Leonardo Sciascia

Riassunto girono della civetta
Il racconto parte dall' assasinio di Salvatore un socio di una piccola azienda mentre sale sulla corriera per palermo quando arrivano i polizziotti tutti i passeggari se ne vanno e quando l'autista e  il bigliettaio vengono intterrogati dicono che non si ricordavano se era a bordo, an che un venditore ambulante viene interrogato ma dice che non a sentito nulla nemmeno lo sparo; ma dice di ricordare all'incrocio  tra via Cavour e piazza Garibaldi, tra le sei e le sei e trenta, sono venuti due lampi di fuoco. l'indagine viene affidata a Bellodi un ex partigiano destinato alla carriera di avvocato ma rimasto in servizio in nome di alti ideali. Non permette che questa indagine venga lasciata perdere per l'omertà di questa gente e eallora viene a sapere di  quanto la politica e  mafia siano legate. Intanto in un Caffè di Roma, un ricco possidente chiede ad un onorevole di far trasferire Bellodi. Bellodi intanto interroga un confidente, noto per i doppi giochi con la mafia, un certo Calogero Dibella detto Parrinieddu e ricava una pista che si rivela falsa, ma in compenso riesce a sapere il nome di Santo Pizzuco che si rivela utile. Il nome del presunto assasino, un certo Diego Marchica detto Zicchinetta, viene dato a Bellodi dalla moglie di Paolo Nicolosi,scomparso e certamente ucciso per aver riconosciuto l'assassino.Bellodi scopre nel fascicolo investigativo di Marchica, che è un noto sicario, una fotografia  insieme  a don Calogero Guicciardo e all'onorevole Livigni. Nel frattempo Parrineddu viene assassinato e Bellodi  riesce ad arrestare Marchica, Pizzuco e il padrino don Mariano Arena li interroga ma non ne usce nulla di relevante.i giornali parlano molto di questo fatto ma nella discussione che avverrà in parlamento che la mafia esiste solamente "nella fantasia dei socialcomunisti". Bellodi, che intanto è a parma per un vacanza obbligata , legge sui giornali, inviati da un suo amico brigadiere della Sicilia, che le prove sono state confutate grazie ad un alibi di ferro costruito da rispettosissimi personaggi per il Marchica. dall' accusa di assasinio da parte della mafia si passa a delitto passionale e cosi ancora una volta questa societa si salva.Per strada incontrano Livia amica di Besciamelli e dopo una chiacchierata Livia convince Bellodi e il suo amico di andare con lei che andavano a mangiare e bere con delle amiche di Livia. Finita la serata Bellodi ritorna a casa, e durante il tragitto tra casa di Livia e la sua , pensava “Al diavolo la Sicilia; al diavolo tutto” e poi pensava che ci ritornerà in Sicilia e urlando disse “Mi ci romperò la testa”.
Questo libro mi è piaciuto perchè l'autore ha messo in risalto la situazione che c'è in sicilia e il fatto che finchè il nostro paese è amministrato da gente corrotta la mafia avrà sempre la meglio.
Ballarini Camilla.

1 commento:

  1. leggo con piacere ogni lavoro,attenta a rileggere anche tu...c'è qualche errore che potresti eliminare

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